Segni del destino

Una foto, una riflessione. Un segno del destino?

Segno del destino
foto di Frangesca Nicolì
Chi sono, dove vado, cosa cerco? Mi concentro per trovare una soluzione a questi rebus.
Ogni giorno dedico tempo nel tentativo di migliorare la risposta ad ogni interrogativo poiché definire l'obiettivo a cui aspiro mi aiuta a ponderare ogni scelta.

Le ore che trascorro in compagnia di nuovi amici che vengono a trovarmi con la volontà di definire un obiettivo nella loro vita, sono scandite dal ripetersi di una domanda: "come posso vivere una vita fantastica?"

Dal 2 Gennaio 2008 ad oggi ho parlato con molta gente, letto numerosi libri, guardato altrettanti film, studiato biografie di uomini straordinari ed ho trovato la ricetta della felicità. Può sembrare un'affermazione azzardata ma mi sento di assicurare che è così.



Segni del destino
grafico "vita fantastica"

È una ricetta molto semplice, realizzabile in due semplici passi.
  1. Definire l'obiettivo a cui aspirare nella propria vita, non limitandosi ad accettare ciò che la realtà attuale sembra poterci offrire ma permettendo alla fantasia di cavalcare nelle infinite distese dell'immaginazione
  2. Fare il primo passo e mettersi in cammino per il raggiungimento del proprio sogno


Uno sguardo al grafico


Cosa sono queste curve? Nel cammino verso la vita desiderata non mancheranno momenti di sconforto in cui penserete che il traguardo non può essere raggiunto. Questi sono i momenti più duri ma anche i più importanti della vostra avventura. Quì dovrete avere la forza di rialzarvi domandandovi "in questo momento di difficoltà cosa posso fare per rimettermi in cammino verso la vita desiderata?"
Con il tempo e l'esperienza i momenti di sconforto diminuiranno e sarete più forti e vicini al vostro sogno.

La regola del "1a2"

Delle persone che vengono ai miei incontri di Life Coaching molte mi domandano "ma se non riesco a raggiungere i miei obiettivi?"
Io mi limito a presentare loro la mia regola "1a2" e li invito ad immaginare la loro vita tra 10/20/30 anni. Vedersi persone mature, con qualche filo d'argento tra i capelli e seduti al tavolo di un bar mentre raccontano agli amici del loro passato. A questo punto gli chiedo come si sentirebbero se avessero realizzato il proprio sogno e vedo illuminarsi i loro occhi, poi all'improvviso tornano scuri in volto e mi domandano "Riccardo e se non ci riesco?". Questo è l'invito che stavo aspettando, il motivo per cui nasce la regola del "1a2".

Potete vivere evitando di inseguire i vostri sogni, motivando la vostra rassegnazione con frasi come "è impossibile; è solo un sogno; uno su mille ce la fa; i sogni non danno lavoro; nella vita bisogna pensare alle cose serie", ma quando prenderete coscienza che il vostro tempo sulla terra è giunto a termine vi guarderete indietro e  
  1. Avrete il rimpianto per non avere provato a raggiungere il vostro sogno
  2. Avrete vissuto una vita senza entusiasmo
Se invece accetterete la sfida potrete guardarvi indietro e dire
  1. Ho creduto nel mio sogno, ho lottato e sebbene non sia riuscito a raggiungerlo non ho nessun rimpianto
Questa è la mia regola del "1a2"

Segni del destino

Vi è mai capitato di passeggiare e vedere una macchia d'olio che disegna sull'asfalto un preziosissimo cuore? 
Sono segni del destino inviati per interrogarci sull'obiettivo definito per la nostra vita. 
Noi siamo i responsabili delle azioni, dell'esistenza che viviamo, degli amori che la accompagnano, del lavoro che svolgiamo.
Se vogliamo cambiare vita dobbiamo prendere consapevolezza che siamo noi i responsabili. Ogni giorno, attraverso le nostre scelte, possiamo dirigere la nostra barca nel porto da noi desiderato o, seguendo scelte altrui, mandarla alla deriva.      


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Riccardo Agostini per EmozioneAvventura



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